Tappeto moderno o tappeto antico? I materiali più contemporanei e resistenti, o il fascino dei motivi classici persiani e orientali?
Con i tappeti decorativi di Artorient potete avere entrambi senza rinunciare a nulla. I tappeti decorativi sono realizzati esclusivamente con lana New Zeland, un filato di altissima qualità selezionato solo per le produzioni di alto pregio. Si tratta infatti di una materia prima nota in particolare per la sua resistenza e per la lucentezza simile, a quella della seta.
La tradizione, invece, è tutta artigianale: quella della regione di Arak, in Afghanistan, in cui i tappeti vengono ancora filati completamente a mano. E in cui la scelta dei motivi decorativi più ricorrenti ha una storia estremamente affascinante.
Artorient ve la svela in questo articolo. Voi, però, venite a vedere i tappeti decorativi direttamente nello showroom a Milano!
Tappeti decorativi: la passione occidentale per l’Oriente
La regione di Arak, intorno all’omonima città dell’Iran centrale attualmente capoluogo della provincia di Markazi, ha una relazione molto lunga sia con l’Occidente, che con le manifatture del tappeto. È stata infatti sin dall’800 un centro molto importante, il principale, per la raccolta e la commercializzazione dei tappeti persiani prodotti nel resto della regione.
Molti mercanti e produttori europei la scelsero quindi in quel periodo come sede centrale delle loro attività nell’antica Persia. Tra tutti, il famoso imprenditore anglo-svizzero Ziegler, cui si devono gli omonimi tappeti belli, sottili, dallo stile sobrio e l’effetto anticato, che tanto hanno spopolato nei migliori salotti occidentali prima del conflitto mondiale.
Questa commistione tra Oriente e Occidente, persiano ed europeo, si è trasformata ben presto anche in una commistione di stili, che ha portato a una modifica nei disegni, sotto la principale influenza della domanda occidentale. Una tendenza che continua ancora oggi, nei tappeti decorativi: realizzati ancora con pigmenti naturali, annodati a mano con nodo simmetrico secondo le antiche tradizioni e i rituali della regione, questi tappeti persiani hanno adottato però materie prime e decorazioni in grado di adattarsi ai gusti tipicamente occidentali.
Dalla fine dell’Ottocento, quindi, i tappeti decorativi realizzati nella regione diventarono perlopiù imitazioni dei tappeti classici, persiani o orientali, annodati a mano. Si va dai motivi geometrici, ispirati alle antiche decorazioni tribali dei tappeti caucasici come i Kazak, ai disegni floreali, ispirati invece agli antichi tappeti Agra.
I tappeti Agra, chiamati erroneamente anche Ziegler proprio perché fu la nota azienda svizzera a impostare per prima la propria produzione sul gusto dei clienti europei, erano realizzati in India secondo metodi tradizionali persiani. Rielaboravano, infatti, gli antichi tappeti Amistar, a loro volta già rivisitazione dei modelli persiani, con il grande medaglione centrale, e motivi intricati ed elaborati che ricordano fiori, foglie o piante.
La manifattura dei tappeti indiani deve infatti molto a quelle persiane: furono i sovrani dell’impero Moghul, di discendenza persiana, a portare in India gli artigiani annodatori con le proprie corti. E nell’epoca dell’Imperialismo europeo, quando la domanda occidentale di tappeti in stile persiano non fece che aumentare, la relazione tra le nuove manifatture indiane e i motivi decorativi tradizionali persiani si fece ancora più stretta.
Gusto e materiali, insomma, sono moderni, ma anche i più contemporanei tra i tappeti decorativi hanno una storia affascinante alle spalle, che affonda le proprie radici nella storia e nelle tradizioni della cultura del tappeto. Ora che avete imparato a conoscerli, però, venite a vederli nello showroom Artorient a Milano: negli oltre 3 mila metri quadri di spazio espositivo potete trovare tappeti decorativi, ma anche classici o più strettamente contemporanei, adatti a ogni stile e ogni ambiente!