Una delle tecniche che più spesso vengono proposte per una pulizia rapida ed economica dei tappeti è il lavaggio a secco. Se può sembrare un’opzione allettante, ci sono però diversi rischi e svantaggi, che dovrebbero farci desistere dall’optare per questa metodologia.
Il lavaggio a secco, inoltre, corre il rischio di rovinare il tappeto anziché migliorarne le condizioni, e non rappresenta necessariamente un efficace metodo di pulizia.
Pulizia e rimozione profonda della sporcizia
Il vantaggio principale del lavaggio ad acqua svolto da un professionista, rispetto a quello a secco, è la maggiore efficacia nel rimuovere lo sporco radicato in profondità nel tappeto. Per “lavaggio a secco”, infatti, si intende un tipo di lavaggio in cui il tappeto viene immerso in una serie di solventi chimici, che agiscono senza la presenza di acqua. La pulizia è quindi affidata all’azione chimica del solvente, di per sé insufficiente sugli accumuli di polvere.
Pollini, peli animali, polvere e acari: il lavaggio a secco non rimuove completamente gli allergeni. Questi rimangono nel tessuto del tappeto, causando problemi respiratori e altre reazioni allergiche negli abitanti di casa. Per di più, poiché il lavaggio a secco non elimina efficacemente lo sporco e le macchie in profondità dalle fibre, sul breve o lungo periodo potrebbero comparire aloni difficili o quasi impossibili da eliminare nel tempo, oltre a contribuire alla formazione di odori sgradevoli.
Rischi per il tappeto
Il processo di lavaggio a secco coinvolge l’uso di sostanze chimiche spesso aggressive, come solventi o polveri assorbenti, che potrebbero rivelarsi dannose per le fibre, soprattutto quelle dei tappeti più preziosi, antichi o annodati a mano. Le sostanze possono infatti causare uno sbiadimento dei colori, ma anche un indebolimento delle fibre fino a causare danni strutturali a lungo termine, come un restringimento del tappeto.
L’uso eccessivo di solventi e polveri durante il lavaggio a secco potrebbe infatti alterarne consistenza e forma, soprattutto se realizzato in materiali delicati come lana e seta. Questo significa che il tappeto potrebbe subire delle pieghe, o addirittura delle deformazioni permanenti, che ne comprometterebbero l’aspetto estetico e il valore.
Bicarbonato, aceto, limone: la maggior parte dei rimedi della nonna potrebbe rivelarsi in realtà deleteri, per i tappeti classici o moderni che siano. Per non parlare poi delle sostanze chimiche non naturali: alcuni solventi possono lasciare residui tossici che potrebbero rivelarsi dannosi per la salute umana e degli animali domestici.
Se il lavaggio a secco dei tappeti può sembrare quindi una soluzione rapida e comoda per la pulizia, niente assicura un tappeto davvero pulito e igienizzato quanto il lavaggio ad acqua. Il lavaggio ad acqua dovrebbe essere svolto almeno una volta ogni due anni (meglio annualmente o con cadenza semestrale, invece, se si è allergici alla polvere), e da professionisti. Solo loro, infatti, sapranno assicurarvi una sanificazione profonda delle fibre, che ravvivi i colori e le renda più morbide.
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