I tappeti orientali sono esclusivi, affascinanti, capaci di cambiare radicalmente la personalità e l’aspetto degli ambienti, donando calore persino agli uffici moderni, in ferro e metallo, ed esaltando con i loro colori e la loro morbidezza gli stili d’arredamento minimalisti contemporanei, capaci di renderli il vero fulcro di una stanza.
E tra i tappeti orientali, nessuno è in grado di eguagliare la vividezza e la vivacità dei colori dei tappeti indiani, dei loro “eredi” pakistani, e dei tappeti Bukara russi.
Tappeti indiani antichi e moderni
Le manifatture di tappeti indiane devono molto a quelle persiane: tradizionalmente, furono i sovrani dell’impero Moghul, di discendenza persiana, a portare con le proprie corti in India gli artigiani annodatori persiani, per realizzare direttamente a palazzo i tappeti e gli arredi di corte. Per questo motivo, i tappeti indiani antichi, di maggior pregio e più squisita fattura, seguono le vicende storiche e imperiali, con l’utilizzo di lane pregiate di pecora e sete preziose, e si ispirano apertamente ai motivi persiani. Predominano quindi motivi di ispirazione naturale, dagli animali, alle battute di caccia, fino ai fiori, e l’uso di tinte rosse e delle sfumature di blu accostate al bianco, al verde, al giallo e all’oro, sia come tonalità che nell’aggiunta di fili metallici, impiegati come materie prime dei tappeti imperiali.
Oggi, tuttavia, i tappeti di origine indiana sono studiati per adattarsi ai gusti occidentali. Si tratta quindi perlopiù di imitazioni di altri tappeti orientali, che si distinguono dagli originali aggiungendo l’aggettivo “indiano” al tipo di tappeto. Le produzioni “originali” di tappeti indiani riguardano invece tappeti monocromatici (i “monocolor”, sul catalogo Artorient), tappeti Bilbao e mix and match, realizzati perlopiù con tecnica “tufted”. I tappeti tuftati, in particolare, sono produzioni manuali o semi-manuali realizzate con una tecnica alternativa all’annodatura: i disegni infatti sono realizzati inserendo “ciuffi” di filato all’interno degli occhielli sul telaio. I materiali sono prevalentemente viscosa, lana, bambù silk: anche questi, insomma, sono cambiati rispetto alla tradizione.
Tappeti pakistani antichi e moderni
La produzione di tappeti in Pakistan deriva da quella indiana, poiché è iniziata nel momento in cui il Paese è stato separato dall’India, e la maggioranza degli annodatori musulmani si è trasferita nelle città di Lahore e Karachi. Qui, la produzione dei tappeti ha ricevuto il sostegno statale attraverso l’importazione di filati di qualità come la lana australiana, il che rende oggi i tappeti pakistani molto resistenti, nonostante il prezzo inferiore rispetto ai moderni tappeti persiani. E adatti quindi anche alle zone ad elevata frequentazione come corridoi, ingressi e hall di alberghi, ristoranti e spazi commerciali, o saloni e salotti domestici.
I motivi dei moderni tappeti pakistani seguono generalmente due filoni: nei tappeti pakistani Mori, i motivi sono quelli dei tappeti Bochara, rossi a disegno perpetuo con stemmi tribali. Ma grande favore di pubblico hanno anche i tappeti decorativi: si tratta di tappeti che imitano i cosiddetti herati. Erroneamente conosciuti anche con il nome commerciale di Ziegler, questi tappeti riprendono a loro volta il motivo herati tipico delle antiche manifatture della città di Agra, caratterizzato da un fiore più o meno stilizzato, racchiuso da un rombo e circondato da altri fiori e foglie.
Tappeti russi antichi e moderni
Il tappeto più famoso, quando si pensa ai tappeti russi, è senza dubbio il Bukhara. Il Bukhara, tuttavia, ha origini ancora più antiche del Paese così come lo conosciamo: per molti anni, infatti, la Russia subì diverse dominazioni, dai turchi ai mongoli, e persino da parte di alcuni stati islamici. Non sorprende, quindi, che il principale tappeto russo si ispiri a uno dei più famosi tappeti uzbeki che, a differenza di quanto accade generalmente con i tappeti orientali, non prende il nome dalla città sede della sua manifattura, ma dalla città centrale, nel Medioevo, per il commercio dei tappeti nella zona del medio-oriente.
Le manifatture che hanno reso famoso il tappeto Bukhara, tuttavia, sono decisamente più moderne, e risalgono alla dominazione sovietica, quando il termine Bukhara passò a identificare per antonomasia il tappeto Bukara russo. E si tratta anche le ultime manifatture: un tempo prodotti in Turkmenistan, ad oggi i tappeti Bukhara non vengono più realizzati.
Le uniche possibilità di trovare questi tappeti, apprezzati per la loro lucentezza e morbidezza, oltre che per il colore di un rosso intenso in tutte le sue sfumature, da quelle più intense come il rosso cardinale, fino a tonalità più rosate, è rivolgersi a rivenditori di tappeti della vecchia manifattura o ancora antichi, in grado di garantire solo pezzi originali.
Questi sono solo alcuni dei tappeti e dei colori che potete trovare oggi da Artorient, a Milano. Artorient è l’unico outlet del tappeto in Lombardia, con oltre tremila metri quadrati di spazio espositivo dedicati ai tappeti provenienti da ogni angolo dell’oriente, dall’Afghanistan, alla Cina, all’Iran (i veri tappeti persiani), oltre a un vasto assortimento di tappeti antichi e moderni, secondo ogni esigenza di stile o funzionalità. Tappeti per ingressi, scendiletto, tappeti per salotti o da noleggiare per fiere ed eventi… contattate Artorient, per risolvere ogni vostra esigenza legata al mondo del tappeto.