I clienti che persino arrivati in showroom, attirati da uno dei nostri tappeti moderni, classici o decorativi, si dimostrano ancora restii all’acquisto spesso sono accomunati dalla stessa preoccupazione: come faccio poi a lavare il tappeto?
Il consiglio per la pulizia dei tappeti, indipendentemente da dove li avete acquistati, dallo stile e dalla loro età, è quello di rivolgersi a centri di lavaggio specializzati come Artorient. Nonostante l’apparente scomodità di dover portare il tappeto in un centro professionale, lavare il tappeto a casa, con la lavatrice o l’idropulitrice, è infatti sconsigliabile: ecco i motivi.
Perché un tappeto possa dirsi davvero igienizzato, la pulizia deve avvenire con l’acqua, e con prodotti e trattamenti specifici per ogni tipo di tappeto. Solo in questo modo si può infatti rimuovere lo sporco annidatosi in profondità negli anni.
Prima di procedere, però, bisogna essere sicuri di rimuovere quanta più polvere superficiale possibile. Il rischio, altrimenti, è che terra e sporco presenti tra le fibre si trasformino altrimenti in una fanghiglia difficile da togliere. L’ordinaria pulizia quotidiana non basta però in questi casi, e deve comunque essere svolta con attenzione, per evitare di danneggiare irrimediabilmente il tappeto, soprattutto se antico e annodato a mano.
Aspirapolvere, battipanni, lavatrice, idropulitrice e detergenti chimici sono i principali nemici della durata del vostro tappeto. Se usati in modo scorretto e di frequente, rischiano infatti di rovinare le fibre, sciogliere i nodi, e opacizzare i colori.
A partire dalla pulizia ordinaria: è preferibile, infatti, l’aspirapolvere al battipanni. Il battitappeto rischia di sciogliere le trame, anche se nessuno dei due va usato sulle frange, perché rischiano di strapparle. La pulizia ordinaria non andrebbe inoltre svolta troppo spesso, e deve essere fatta con cautela, tenendo l’aspirapolvere a potenza minima.
Per una pulizia più profonda, se il lavaggio deve essere fatto ad acqua, la lavatrice è però controindicata per i tappeti di qualsiasi dimensione, anche piccoli. L’acqua calda e le vibrazioni potrebbero infatti rovinare struttura e fibre del tappeto, tanto più di quelli pregiati, in materiali naturali e annodati a mano.
Per non parlare dei detergenti. I prodotti chimici che compongono i detersivi rischiano di rivelarsi troppo aggressivi, soprattutto quelli per togliere eventuali macchie: gli smacchiatori e i solventi chimici come la trielina finiranno per indebolire il vello, rovinare i colori, e far perdere al tappeto la naturale lucentezza e morbidezza di lana, cotone o seta.
Tra i nemici principali dei tappeti moderni, classici o decorativi che siano non c’è solo la polvere: anche l’umidità è dannosa per le fibre. Non solo perché il ristagno genera cattivo odore e muffa, ma anche perché le fibre della tessitura potrebbero marcire.
Il tappeto, infatti, non va mai riposto umido, ma non può nemmeno essere esposto a fonti dirette di calore: caminetti, stufe e radiatori seccano l’olio presente nelle fibre naturali, come la lana, spezzando a lungo andare le fibre e spegnendo la naturale lucentezza dei tappeti. Lo stesso avviene anche con il sole, che per di più rischia di non asciugare davvero bene le trame.
Per un tappeto pulito e igienizzato, quindi, affidati all’esperienza dei professionisti Artorient. Contattaci per maggiori informazioni sui servizi di lavaggio e pulizia dei tappeti a Milano (e ricorda che ritiro e consegna da noi sono sempre gratuiti), e se invece hai ormai rovinato il tuo tappeto, puoi sempre approfittare del nostro servizio di riparazione e restauro!